giovedì 25 aprile 2013

Cosa ne rimane della felicità?

Cosa ne rimane della felicità? In questo momento assolutamente niente. Perchè viviamo in un mondo dove non esiste l'uguaglianza? Perchè viviamo in un mondo dove pochi posseggono molto e molti posseggono niente? Perchè il mondo non può essere felice? Davvero io non riesco a capire il significato di tutto ciò.
Viviamo in un mondo dove la parola d'ordine è avere, avere sempre di più, fino a che non ne rimanga più niente. Viviamo in un mondo scandito dal ticchettio della violenza che è inarrestabile, come un orologio risuona continuamente nelle nostre menti, martellandole, eliminando tutto ciò di buono che può esserci.
Abbiamo anche il coraggio di lamentarci noi occidentali, noi che dall'alba dei tempi pensiamo a dominare gli altri! Con quale pretesto? Quello di una falsa democrazia che uccide e semina terrore! Il reale pretesto viene nascosto e la gente ci crede, è convinta che noi siamo i buoni che andiamo in paesi come l'Africa a portare la pace, non è consapevole della verità e molte delle volte non si preoccupa neanche di cercarla. Non si preoccupa perchè noi non viviamo direttamente quegli orrori, noi siamo intrattenuti da TV e da spettacoli, che ci distraggono e sono un ottimo modo per mantenerci tranquilli e seduti, sono il nostro calmante, siamo trattati come bestie, veniamo sparati dalla droga dell'inibizione che ci rende muti, annulla i sensi, ci incatena in una caverna buia dove non esiste realtà. 
Non esiste in noi il libero arbitrio, non siamo liberi delle nostre azioni. Messaggi subliminali o cose del genere non sono pazzie sono tangibili e possiamo toccarli con mano. 
Ma in noi c'è qualcosa di potente e di forte che da solo potrebbe permettere di raggiungere quella felicità negata, non si può uccidere, a meno che ne abbiamo consapevolezza, sto parlando del nostro pensiero. Proprio il nostro pensiero deve essere a cambiare a farci vedere con altri occhi il mondo. 
Se tutti sapessimo come vanno le cose, niente potrebbe fermarci quest'immagine può riassumere il tutto:
Dobbiamo unirci, l'unica via è questa!
Tutti devono capire che gli stati occidentali in alleanza con altre nazioni stanno distruggendo milioni di vite per permettere la supremazia di un'oligarchia. Si, anche l'Italia. 
Dobbiamo rivoltare le cose, dobbiamo spargere il nostro pensiero e convincere la gente che le cose non stanno come "loro" ci dicono!

Questo è possibile solo se tu trovi il vero senso della realtà.
Siamo un unica cosa in questo universo e per colpa di pochi che vogliono dominare ci ritroviamo a soffrire inutilmente, non permettiamolo!

Non dimentichiamo il 25 Aprile



Ho fatto un piccolo riassunto che parla della Resistenza, spero che il mio contributo serva a ricordare chi lottò per la libertà.



Dopo l’uccisione del deputato socialista Giacomo Matteotti (1924) da parte di squadristi fascisti e dopo che Mussolini si prese tutte le responsabilità con queste precise parole: “Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! “Nel giovane Stato Italiano ebbe inizio la dittatura Fascista più estrema. Proprio adesso iniziarono a sorgere le prime organizzazioni antifasciste, si iniziò diffondendo ideologie che andavano contro il regime totalitario, questo avvenne grazie soprattutto ad esuli che si trovavano all’estero che crearono un grande numero di scritti e agli antifascisti italiani che con giornali clandestini, o comunque in modo segreto cercarono di toccare l’opinione pubblica. In un primo periodo, non riuscirono nell’intento ed occorrerà aspettare circa vent’anni per vedere importanti risultati. Darà avvio al grande cambiamento ideologico nelle masse l’andamento disastroso che avrà la guerra, ma la svolta si avrà dopo che il patto tra Mussolini ed Hitler porterà alle occupazioni di diverse città italiane. In questo momento le forze antifasciste usciranno dalla clandestinità e diventeranno completamente operative.
In questo momento nasce la Resistenza italiana che verrà diretta dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) che ebbe un ruolo fondamentale per la liberazione dal nazifascismo creatosi nel paese. A farne parte furono diversi partiti politici: Partito Comunista Italiano (PCI), Democrazia Cristiana (DC), Partito d'Azione (PdA), Partito liberale italiano (PLI), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e il Partito Democratico del Lavoro. Tutti seguivano lo stesso obiettivo opporsi al fascismo e all'occupazione tedesca. 
Parallelamente al CNL abbiamo la nascita dei gruppi di Partigiani, erano combattenti che non facevano parte di nessuna forza militare e fecero parte della Resistenza impegnandosi duramente alla lotta contro il fascismo. Il pensiero comune nei partigiani era il rifiuto radicale del Regio Esercito (l’esercito del Regno D’Italia 1861-1946), l’odio verso gli ufficiali militari compromessi col fascismo, il rifiuto assoluto della guerra fascista. Essi si basavano sulla coesione e sulle motivazioni, i capi delle formazioni erano scelti in campo e da tutti i componenti. Non usavano divise e per riconoscersi usavano dei fazzoletti che erano rossi nelle formazioni garibaldine, verdi nei reparti di Giustizia e Libertà, azzurri nei gruppi autonomi.
La liberazione non fu semplice né indolore, circa 40.000 partigiani morirono, tra vittime civili e militari si parla di 200.000 italiani, un numero davvero impressionante! E’ assolutamente necessario sottolineare il coraggio e la determinazione che portò i partigiani a lottare per la libertà del proprio paese e dei propri concittadini, non erano addestrati e la loro forza stava proprio nei loro ideali e nella loro determinazione a seguirli. Molto spesso oggi dimentichiamo che grazie al loro sangue gettato combattendo si sia data speranza alla gente e si sia eliminato la terribile piaga del fascismo che andava contro quelli che sono i diritti dell’umanità. Dobbiamo dare un senso ai loro sacrifici. Per questo è stata instituita la festività nazionale del 25 aprile, ossia la fine dell’occupazione nazista, fu scelta questa data perché ricorda la liberazione di Milano e Torino. 
Credo sia d’obbligo tramandare e far capire l’importanza di tale avvenimento, che ha non solo rilevanza storica, ma che è anche significativa per la formazione del cittadino italiano. 

martedì 23 aprile 2013

Dovremmo essere più bambini!



Dovremmo essere più bambini! Vi chiederete il perchè di questa mia affermazione. 
Gli adulti, i maturi, molte persone vedono i bambini come sinonimo di immaturità o disequilibrio. Ma forse non ci accorgiamo che i più immaturi sono spesso gli adulti, che con le loro azioni non compromettono soltanto loro stessi ma anche i più piccoli come adolescenti o bambini. 
Ecco proprio la fascia che va dall'infanzia all'adolescenza è la più indifesa e succube delle azioni dei più grandi, se il mondo è una merda non è mica colpa loro, ma questo è ovvio naturalmente!
L'uomo cresce, sviluppa il suo pensiero e si evolve in base alla società in cui vive, viviamo in relazione con gli altri ma anche con la storia che circoscrive la realtà a noi vicina. Se esiste delinquenza anche in casi di soggetti molto giovani non si può recludere l'intero peso della situazione sul soggetto in questione, ma bisogna analizzare ciò che lo spinge a certe azioni. Esistono problemi psicologici strettamente legati a situazioni familiari, o a soprusi di cui si è stati vittima. Non dobbiamo giudicare senza conoscere il retroscena che sta dietro ad una persona. 
Un ragazzo/a non diventerà un bullo/a-delinquente se ha ricevuto una certa educazione e se ha vissuto in un luogo consono alle necessità,sia fisiche che psichiche di una persona, senza dimenticarsi dunque dell'affetto trasmesso che spesso sembra qualcosa di secondario.
Mi direte che ancora non ho motivato la mia precedente affermazione sull'essere più bambini. Cercherò di farvi capire perchè non è così sbagliato:
osservate un bambino, per prima cosa è la forma più pura di essere umano esistente, non esistono in lui pregiudizi verso gli altri, al massimo solo paura perchè non conosce l'altro. Questo l'hanno capito molti intellettuali o letterati che consideravano i bambini la massima espressione dell'uomo!
Basti ricordare un Pascoli che con la sua teoria del "fanciullino" affermava che l'uomo deve essere come i bambini, che sono curiosi di conoscere, appena scoprono qualcosa gli danno un nome ed in loro si trova l'essenza della poesia.
Proprio questa curiosità, questa voglia di fare manca a molti adulti che ormai dopo delusioni o sconfitte si arrendono alle difficoltà e si inibiscono di fronte alla società senza più continuare a combattere. 
Molti vedono i bambini come essere "cattivi". Ciò è errato secondo studi scientifici, adesso ricordo di un documentario visto su discovery, che ad esclusione di qualche raro caso dimostra che l'uomo nella sua fase primordiale di per se non compie azioni che noi definiremmo "cattive". L'esperimento era questo: si facevano osservare ad un bambino di circa un anno due scene, una in cui un pupazzo (definiamolo buono) aiuta ad aprire una scatola ad un'altro pupazzo e una dove un pupazzo (definiamolo cattivo) non aiutava l'altro pupazzo e anzi lo ostacolava all'azione. Successivamente si faceva scegliere tra i due pupazzi e la gran maggioranza dei bambini sceglieva il pupazzo "buono". Non credo questo sia casuale, ma penso che derivi da qualcosa che l'uomo possiede sin dalla nascita, viviamo per vivere in relazione con gli altri quindi siamo esseri sociali, e capiamo che abbiamo bisogno degli altri per vivere. Dunque anche questo mito è sfatato!
Adesso prendiamo in considerazione gli adolescenti che vengono chiamati molte volte ribelli, per il loro comportamento o per la loro ostinazione nel portare avanti il proprio pensiero. 
Anche questo comportamento dovrebbe caratterizzare maggiormente gli adulti! 
Ormai sembriamo tutti omologati, dei robot, che neanche Orwell avrebbe immaginato! Ribellarsi al sistema non può essere sbagliato e se fossimo più adolescenti ci riusciremmo di sicuro! Questo naturalmente nei limiti della non-violenza che ritengo necessaria. 
Voi la pensate come me o credete che ciò che dico sia negativo per la società?

lunedì 22 aprile 2013

L'ironia della politica

Un pò di sana ironia critica non può mancare!



Ecco a voi in anteprima assoluta il giuramento di Napolitano: "Giuro che non permetterò nessun cambiamento alla politica vista negli ultimi vent'anni nel paese, giuro di utilizzare tutti i mezzi in mio potere per impedire alla democrazia di servire al popolo e per il popolo, giuro di far in modo che i soliti politici si possano arricchire e cancellare i loro processi, giuro che sarò il presidente più vecchio della storia dell'umanità"


Il tutto sarà seguito da un grande Olà da parte dei parlamentari della grande coesione:PD,PDL,Lega Nord, Scelta Civica per un paese più demagogico!

Non voglio ferire nessuno con le mie parole!

domenica 21 aprile 2013

Ancien regime


Antico regime, vi chiederete il perchè, ma basta osservare cosa sta accadendo in Italia in questo momento così delicato. 
La parola del 2012 è stata "spread", la differenza del valore dei titoli di stato italiani con quelli tedeschi. Ormai siamo incatenati da questa finanza che non vuole il bene di tutti ma il bene di pochi, di un'oligarchia. Si parla di crisi, di sacrifici, di tasse ecc. Si, siamo in crisi questo è sicuro, ma di chi è la colpa? Direi che la colpa è di chi negli ultimi decenni ha creduto che la politica fosse un modo per arricchirsi o per difendere dei privilegi, o addirittura per non incorrere a processi (qui ci sarebbe da parlare molto...).
Sinistra? Destra? Non credo ci sia molta differenza ormai! Entrambi non svolgono mai il loro lavoro in funzione della gente ma in funzione di loro stessi. Il Governo è un istituzione che dovrebbe agire in funzione del Popolo, lo Stato dovrebbe essere il Popolo! Ma esso non è che un forma d'oppressione per la gente. Molte persone si ritrovano a dover compiere salti mortali per sopravvivere e per dare un futuro ai propri pargoli! Siamo costretti a dover studiare esclusivamente per trovare un lavoro, purtroppo molte volte ciò che interessa non è la cultura di per se, ma quel foglio di carta che ti potrebbe aiutare a trovare un lavoro. Ci hanno costretto a vivere così, lo hanno fatto loro, quelli che vogliono mantenere i privilegi, l'Ancien Regime! 
Ci sentiamo molto superiori ed evoluti rispetto a chi visse quel periodo della storia in cui venne coniato questo termine "ancien regime"; eppure la differenza è così sottile! Siamo succubi di questa falsa democrazia che ci vogliono far credere sia la migliore forma di governo che si possa avere! Non è così, perchè troppe volte la gente vota soltanto per rimandare la responsabilità a qualcuno, semplicemente perchè non si vogliono avere responsabilità! Ecco il popolo italiano, per la maggior parte è così! Non vogliamo responsabilità vogliamo soltanto dare il potere a qualcuno e fare gli spettatori, stare a guardare. L'abbiamo fatto per troppo tempo, e per troppo tempo siamo stati presi per i fondelli, usando un gergo non troppo pesante. 
Non sarò neutrale, c'è un moVimento in cui credo e in cui ho gettato le mie speranze. Sono giovane, posso votare da due anni, ma la mia è stata una scelta consapevole, ho cercato d'avere spirito critico, mi sono guardato in torno e ho cercato di capire dove mi trovo. Io ho votato M5S, quante ne sono state dette a questo movimento! Molti fanno dei parallelismi addirittura col fascismo! Questo perchè non conoscono la storia e forse non sanno che il fascismo fu un'ideologia politica basata sulla violenza e sulla dominazione di un uomo sull'altro! Il M5S non ha degli squadristi, non ha ucciso i loro rivali! Davvero questo può fare solo rabbia, la gente prima di parlare dovrebbe capire come stanno realmente i fatti. 
Il mio non è stato un voto di protesta, il mio è stato un voto dato a chi credo mi possa rappresentare, per la prima volta in questo paese si è parlato di portare la democrazia diretta, dove il cittadino ha un maggior ruolo e maggior scelta. 
Il loro programma è qualcosa di sensazionale, ma evidentemente la maggior parte delle persone neanche l'ha letto minimamente.
Non voglio fare propaganda il mio è uno sfogo, ma anche un modo per far capire a chi leggerà questo post come stanno le cose. 
Regime più anziano di questo credo non si possa avere, il nostro "nuovo" presidente della repubblica è un giovanotto di 88 anni (alla fine del mandato ne avrà 95!) che è stato scelto esclusivamente per dare ancora vitalità a quei privilegiati che hanno distrutto il Bel Paese! 
Spero la gente si armi di spirito critico e che capisca che ormai stiamo arrivando ad un punto di non ritorno. 

sabato 20 aprile 2013

Iniziativa un blog un albero

Con grande entusiasmo ho deciso di aderire al progetto "un blog un albero"! In pratica postando sul proprio blog un testo descrittivo del progetto, come sto facendo io, si può partecipare a questa grande iniziativa! Grazie al mio contributo in modo gratuito verrà piantato un albero nel mondo, questo garantisce di bilanciare le emissioni di co2 che il mio blog produce (dovuto ai server dunque al loro riscaldamento ecc.). Dunque il mio blog è ad impatto zero! 

venerdì 19 aprile 2013

L'illusione della realtà

Cosa c'è di meglio di una poesia per descrivere la visione della realtà? Quest'oggi vi dedico questa poesie scritta da me tempo fa, molto metaforica...

L'illusione affligge i nostri sensi
millenni di menzogne 
soltanto per arricchire uomini potenti
comandati da una violenta sete
che prosciuga la vita di gente disperata

Occhi colpiti da una freccia 
scagliata dalla volontà di divinità inesistenti
invisibile verità che non verrà mai mostrata
mostri vestiti da falsi valori
mostri spinti alla vittoria dal dolore stesso

Urla taglienti spingono la sofferenza
in una nuova esistenza fatta di nebbia
rarefatta che spinge la vita in un burrone
dove i tonfi di nuovi corpi si aggiungono

Lavaggio del cervello trita i pensieri
in un miscuglio omogeneo di anime senza inchiesta
da quel malvagio specchio di quella distorta ossessione
esplode l'onnipotenza di giganti assassini
nascosti da vetri spessi,
trasparenti soltanto agli occhi di chi vive cieco

Bisogna accettare un inverso assioma 
purtroppo celato dal mantello
della debolezza che pompa questo supplizio
ricurvo verso questa illusione.

Avete presente il mito della caverna di Platone? Lo riassumo:
Un uomo si trova in una caverna incatenato insieme ad altre persone, con gli occhi rivolti verso la parete interna, ciò che vede sono le ombre proiettate da un fuoco che crea un ombra di ciò che passa dietro di lui. Per lui questa è la realtà non esiste altro. Ad un certo punto riesci a liberarsi e ad uscire dalla caverna anche se con difficoltà. Una volta fuori viene abbagliato perchè i suoi occhi erano abituati all'oscurità della caverna, abbassa lo sguardo e vede una pozzanghera, inizia a credere che quella sia la realtà, ma per poco. I suoi occhi iniziano ad abituarsi alla luce, solo adesso scopre qual è la vera realtà. Ma non è egoista e vuole andare dalle altre persone della caverna per comunicare la fantastica scoperta, i suoi occhi adesso abituati alla luce non gli permettono di vedere dentro l'oscurità della caverna ed inizia a sbattere sulle pareti, gli altri lo deridono e lo prendono per pazzo, lui prova a comunicargli ciò che ha visto, ma le sue speranze sono vane.
Questa è semplicemente un'allegoria che spiega benissimo ciò che viviamo, siamo incatenati da menzogne, chi riesce a liberarsi e a ricercare la verità non viene ascoltato e viene preso per pazzo...e voi in che stato vi trovate?

mercoledì 17 aprile 2013

Madre Natura


Foto scattate da me quest'oggi a Lampedusa.

Che cosa meravigliosa la Natura, spesso ci dimentichiamo di lei, della sua bellezza, della sua importanza, ma lei è qui sempre pronta a dimostrare il amore. La Natura è benevola, permette la vita, grazie alla sua forza noi esistiamo. Fin dall'alba dei tempi ha avuto un legame stretto con l'uomo, noi viviamo in simbiosi con essa e per essa. Ci cibiamo di lei, respiriamo lei, è la nostra Musa ispiratrice. Quanti artisti si tuffano dentro la sua magnificenza per poterne trarre un qualcosa che gli permetta di creare l'arte! Quante persone dedicano la loro vita a lei! Ma non voglio soltanto esaltare le sue già conosciute qualità.
La Natura può anche essere spietata, può mettere fine a ciò che ha creato. Lei crea e distrugge, è pura potenza, pura vitalità. Può creare spiagge, colline verdi, o fantastiche cascate; ma può dare vita a terremoti, eruzioni vulcaniche o inondazioni. Ti può salvare miracolosamente, ma può ucciderti senza pietà.
Sono questo dualismo che le permette di esistere, non è questione di considerarla buona o cattiva, è il suo essere ed è necessario che sia così, proprio come la vita ha bisogno della morte per completarsi. 
Ma noi stiamo sconvolgendo il suo dualismo, con il nostro egoismo stiamo annientando ciò che ci ha creato. Il nostro è un matricidio. 
Ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Quello che è certo è che essa risponde alle nostre coltellate che non vengono dimenticate e 
che a loro volta si rivoltano contro di noi. 
Come una sanguisuga, un parassita, ci aggrappiamo con i nostri artigli su di lei togliendogli sempre più energia e vita.
Lei si ribella e come conseguenza migliaia di persone rimangono colpite dalla sua violenza che noi stessi abbiamo creato.
Dobbiamo rispettarla altrimenti saremo noi stessi suicidi, che per una sete incontrastata succhieremo l'ultima goccia di vita che rimane alla Natura. Viviamo collegati da un sottile filo, la nostra vita e parallela alla sua, se lei muore noi terminiamo di esistere.



martedì 16 aprile 2013

Attentati vs embarghi

Ecco la notizia dell'Ansa che racconta ciò che è successo a Boston durante la Maratona più antica del mondo: si parla di tre morti e centinaia di feriti.E' qualcosa di sconvolgente ed è morto anche un bambino di soli 8 anni con una vita davanti. Questa fa rabbia! Fa stare male pensare che persone innocenti sono morte senza neanche capire il motivo di questa azione!
Io però penso anche una cosa perchè non si parla mai dei centinaia di bambini che ogni giorno muoiono per gli embarghi che avvengono soprattutto in medio oriente a causa dell'imperialismo sostenuto dagli USA e da tutti gli altri stati che lo appoggiano, Italia compresa? 
Molti ignorano quello che succede ogni giorno in quei posti, continui bombardamenti, anche con armi radioattive all'uranio, stanno disintegrando quei paesi e le persone che ci vivono, perchè? Soltanto per mantenere il primato delle risorse e dunque il dominio del mondo! Paesi come l'Iraq si trovano sotto attacco perchè colpevoli di aver nazionalizzato il petrolio, in Iraq l'istruzione è gratuita e la sanità una volta era qualcosa di eccelso, adesso in alcuni ospedali il tasso di salvezza è pari a 0! Li hanno distrutti anche culturalmente, l'Iraq è la culla della cultura ricordiamo che lì abbiamo i fiumi Tigri ed Eufrate dove nacque la civiltà sumera, per colpa dei bombardamenti sono stati distrutti centinaia di luoghi archeologici di estremo valore.
Ci fanno vedere quei popoli come dei pericolosi terroristi, ma i veri terroristi qui sono la Nato e chi l'appoggia, fanno la parte dei buoni ma sono loro che governano e uccidono con le armi! 
Io non sono nessuno per dire queste cose, ma provate a guardare questo documentario di Fulvio Grimaldi che vi farà capire cosa succedeva e cosa succede oggi in Iraq. Ci sono molte persone che combattono contro l'imperialismo, per fortuna c'è chi crede nella libertà e l'uguaglianza dei popoli.
Dobbiamo iniziare a mobilitarci anche idealmente per capire come stanno le cose! Non fermiamoci di ricercare la verità!

lunedì 15 aprile 2013

L'inibizione delle menti

Viviamo in una società schiava del potere, secondo me solo uno stupido può negarlo. Crediamo di essere realmente liberi ma è soltanto un'illusione che ormai mangiamo da troppo tempo. Ci hanno fatto credere che il mondo attuale sia il migliore, sì adesso non viviamo mica come nel Medioevo quando lì si uccideva ovunque. Sembra strano di solito si pensa che adesso in questo presente l'uomo si sia evoluto abbia abolito la schiavitù e che esista l'uguaglianza tra gli uomini. Non è così, oggi si uccide, anche di più del Medioevo. Oggi abbiamo non pochi pregiudizi su persone che di diverso da noi hanno soltanto il colore della pelle. Ma quello che vogliono farci credere è altro, semplicemente per renderci più docili e più dominabili, siamo schiavi della "loro" dominazione. Per "loro" intendo quelli che credono di avere il diritto di comandare, di stare sopra gli altri. Diceva un grande anarchico Errico Malatesta:"l'uomo sarà libero soltanto quando finirà la dominazione dell'uomo sull'uomo". Volete dargli torto? 
Ci vogliono far credere che la guerra non esiste, ma siamo in pieno conflitto! Gli USA insieme all'appoggio dell'occidente sta distruggendo la vita di milioni di persone tra cui bambini innocenti! (tratterò questo argomento in modo più dettagliato in questi giorni).
Ciò che fa ancora più paura è la non consapevolezza che ha del mondo la maggioranza delle persone. Molti si fermano a credere a ciò che tv o giornali ci trasmettono. Altri addirittura sono completamente indifferenti e preferiscono passare il tempo sui social network, che se usati nel modo giusto possono essere un grande aiuto. Io non voglio criticare nessuno, semplicemente voglio spingere la gente a fermarsi un attimo e a dire:"E' reale tutto ciò? Mi stanno mentendo?". La gente deve iniziare ad avere uno spirito critico! Come esperienza personale, mi ritrovo a vedere il 90% degli adolescenti che vive in una bolla di sapone, non sa quello che succede nel mondo, magari ti rispondono dicendoti che non sono fatti che li riguardano. Bene, ragazzi sveglia!!! Dovete aprire gli occhi! Andate su internet iniziate a leggere un informazione alternativa, ad esempio visitate questo blog: http://fulviogrimaldi.blogspot.it/! è gestito da Fulvio Grimaldi, un "vero" giornalista che vi potrà far capire come stanno le cose sul mondo! 
Non dovete dare per certo quello che la tv vi dice! Guardate questo film del 1976 http://it.wikipedia.org/wiki/Quinto_potere vi farà capire ancora di più come la televisione ci chiude in un mondo surreale fatto di falsità. Dopo quarant'anni questo film è molto attuale e ciò che denunciava in quel momento lo si può fare anche adesso perchè ci stiamo inibendo sempre di più! Oggi siamo vittime dell'inibizioni delle menti! Dobbiamo essere dubbiosi, ma anche curiosi di sapere, dovremmo essere tutti più bambini, quando si è bambino si ha voglia di capire, di conoscere, invece noi molte delle volte siamo fermi, congelati. Muoviamo le nostre menti e ricerchiamo continuamente la verità, uno degli scopi principali della nostra vita deve essere questo: ricercare la verità perchè non è mai data per assoluta!

domenica 14 aprile 2013

Perchè ho scelto questo nome per il blog.

Questo nome deriva dal termine utopia che appunto significa nessun luogo dal greco "u-topos" dove la "u" è negativa e "topos" significa luogo. Ho usato questa congettura perchè credo che l'uomo debba avere delle utopie, dato che queste lo spingono a cercare qualcosa di migliore, a dare un evoluzione alla propria vita. Proprio come volare per molto tempo è stato un utopia, anche altre cose possono esserlo, possono aiutarci a cambiare il mondo, ma soprattutto anche a cambiare noi stessi!
Ho voluto iniziare il mio blog con un mio pensiero sull'esistenza, ciò che dico non lo dico per assoluto, la verità va ricercata continuamente! E' quello che con le mie conoscenze attuali reputo più giusto.

Esistenza?



Ci si pone spesso la domanda: Perché esistiamo? Qui intervengono mille teorie religiose e filosofiche, molte delle quali esprimono la concezione secondo cui siamo creati da un essere superiore.
Potrà sembrare molto semplicistico ma ciò che giustifica l’esistenza secondo una mia filosofia può essere soltanto l’esistenza stessa. Un concetto così ampio, complesso può soltanto risolversi in se stesso, cosa può giustificare l’esistenza se non l’esistenza stessa? Semplicemente viviamo per vivere, la vita è. Vivo dunque sono, storpiando il “cogito ergo sum “di Cartesio.
Mi prenderai per pazzo ne sono sicuro, starai dicendo:” L’uomo si pone questa domanda da sempre e tu la riduci a questo?” Si. Pensaci, non è necessario esaltare troppo questo dubbio, vivere non può avere un fine, a cosa puoi aspirare al di là della vita? Il limite della vita è la morte, il suo opposto ciò che produce la non-esistenza, non puoi esistere successivamente alla morte perché in quel attimo avrai raggiunto l’ultimo passo della vita. Un cerchio che si chiude e che termina con un punto di non ritorno, questo non è pessimismo, inizialmente ti sembrerà così, ma realismo. La vita e con essa l’esistenza che potremmo considerare parallela ed intrinseca in essa si completerà nella morte. Adesso dovresti avere più chiaro il concetto che voglio esprimere. Viviamo per morire perciò? Potrebbe essere una giusta affermazione analizzando ciò che leggi, ma si ritorna sempre al pensiero iniziale: Viviamo per vivere. La morte è soltanto la conclusione dell’esistenza senza niente di mistico. Senza la morte la vita sarebbe nulla, esisterebbe uno stato incessante ed infinito dove l’esistenza si andrebbe ad annullare, essa deve essere necessariamente finita. Non ammetto dunque qualcosa dopo la morte ciò che molti considerano una rinascita, una nuova vita, quest’ultima è unica, non si vive più di una volta, perché illudersi che debba esserci altro, non pensi che sia un senso di tristezza illudersi che ci sia qualcosa al di là dell’esistenza? Per questo bisogna vivere al meglio, e non pensare che un giorno ci rifaremo dei nostri sbagli in un “aldilà”, soffermiamoci alle nostre azioni “qui”.
Alcuni sostengono, secondo casi di persone in coma che hanno raccontato di avere avuto esperienze mistiche che li hanno portati a Dio, l’esistenza del “Paradiso” un luogo dove si vive per sempre. Scherzi del cervello, anche quando sogniamo abbiamo l’impressione che tutto ciò che vediamo sia reale, queste esperienze non possono essere altro che dei sogni, sono gli impulsi elettrici della nostra mente a farci pensare, sognare ecc. E’ il nostro cervello a ricreare questi mondi illusori, sicuramente derivano da un idea che il nostro inconscio si è creato del paradiso, dove in quel momento entra in azione la fantasia. Se l’uomo non avesse avuto una concezione di paradiso non potrebbe sognarlo, l’abbiamo immaginato, l’abbiamo creato astrattamente ed astrattamente nei nostri sogni sembra materializzarsi. I nostri pensieri sono figli di ciò che assimiliamo con le esperienze. Se proprio vuoi trovare il paradiso cercalo nella tua mente, è l’unico luogo dove può esistere.
Ma dove nasce la nostra esistenza? Tutto inizia dal “feto”, stato che potremmo definire come l’inizio della vita. Sono l’esistenza di tua madre e tuo padre che hanno dato luogo alla tua, sono loro che ti hanno creato. Hanno trasmesso su di te il loro DNA, il codice genetico che permette la vita, possiamo affermare che una parte di loro vive in noi; non è necessario pensare che siamo creati da qualcosa di “divino” abbiamo già la prova tangibile e cercarne altra è un controsenso. Andiamo con ordine, abbiamo descritto la fase di partenza, ciò che segue è la crescita. Nei primi mesi di vita non abbiamo la consapevolezza di ciò che siamo, è un periodo delicato caratterizzato dall’apprendimento del “principio di mantenimento della specie”, ossia in noi si vengono a creare quei meccanismi che ci fanno soddisfare i nostri bisogni fisici e psicologici. Durante questo apprendimento pian piano conosceremo il modo in cui comportarsi in base alle diverse situazioni, ciò dipende dal tipo di ambiente in cui viviamo e dagli insegnamenti che abbiamo, è qui che si viene a creare il proprio “io” che diverrà sempre più completo, in quei momenti nasce la nostra persona, il nostro carattere. Questa fase durerà fino a quando sapremo soddisfare autonomamente i nostri bisogni, sempre in relazione agli altri esseri umani è chiaro. Questo può variare da persona a persona, ma in linea di massima coincide con l’adolescenza. Questo è il termine della crescita fisica, ma si cresce fino alla fine della propria esistenza, si apprendono nuove cose continuamente e soltanto uno stupido può pensare di aver finito di imparare. Domani sarai cresciuto rispetto ad oggi, sarai diverso da ciò che sei oggi. La vita è un evoluzione, un cambiare continuamente.
Cosa ne resta di noi dopo la morte? Polvere? No.
Abbiamo vissuto una vita entrando in contatto con diverse persone, avuto diversi amici, conoscenti, condiviso parte della nostra vita con gli altri. Se abbiamo avuto dei figli a loro è stato trasmesso il nostro insegnamento, le nostre parole. Abbiamo scritto qualcosa, composto della musica, creato un oggetto. Qualcosa di noi è rimasta in questa realtà, accade che vivremo nei ricordi degli altri, di chi leggerà cosa abbiamo scritto, di chi ascolterà la nostra musica. Esisteremo in quei pensieri rivolti a noi, una parte della nostra esistenza continuerà a vivere, ma solo tramite gli altri. Un po’ come Foscolo vedeva nella poesia una via d’uscita dalla fine della vita. La tua via d’uscita è legata a ciò che tu hai lasciato qui.                                  

Luca Arenella