domenica 26 maggio 2013

Born to be wild

Nata per essere selvaggia, questa deve essere Lampedusa. 
Lampedusa, isola dalle mille sembianze, colpisce il cuore con la sua straordinaria bellezza.
Lampedusa, amata per il suo essere selvaggia, pura, primitiva.
Lampedusa, è la rappresentazione dell'istinto di Madre Natura.
Lampedusa è Lampedusa e deve rimanere tale.
Cosa sta accadendo in questi anni? Sta avvenendo ciò che chiamerei industrializzazione di Lampedusa, l'isola sta diventando come una grande fabbrica a cielo aperto dove noi siamo i proletari schiavi del lavoro che per sopravvivere dobbiamo inginocchiarci ai capitalisti che gestiscono l'isola, questo non fa bene, ci aliena dall'isola stessa dato che non potremmo raggiungere la sua essenza perchè impegnati al terribile schiavismo causato dal lavoro esasperato. 
Diventeremo tanti puntini che formano il disegno orribile del Denaro.
Fare la stagione? Io voglio fare la vita, non una stagione, voglio vivere e così non si vive!
Voglio assaporare ogni centimetro quadrato di questo scoglio e voglio farlo in totale libertà. 
Vogliono privatizzare la natura, ciò che deve essere incontaminata ed accessibile a tutti. 
Quanti indigeni dell'isola si sono lamentati del fatto che non possono andare in spiaggia perchè piena di sdraie ed ombrelloni! Dove sono adesso? Sono gli stessi che dicono che i chioschi devono esserci perchè altrimenti si muore di fame. Non è questo il modo di creare lavoro, si deve creare lavoro non pensando allo sfruttamento di risorse naturali da trasformare in denaro, ma pensando a preservare le risorse naturali. Ricordate che Madre Natura non esita a vendicarsi.
Volete che Lampedusa diventi questo? Volete che le spiagge diventino soltanto ingranaggi di un industria da portare avanti?
Ripeto il mio pensiero, Lampedusa è amata perchè selvaggia e non appena diventerà una copia di Riccione, Ostia ecc. Perderà tutto il suo fascino e ci mangeremo le mani pensando al danno che abbiamo fatto!
Allora si che moriremo di fame perchè non verrà più nessuno!
Deve esserci turismo sostenibile, che deve essere proporzionato alla grandezza e alle possibilità dell'isola.
Stiamo vendendo quest'isola ai "forestieri" come li chiamiamo noi! Forse arriveremo al punto di essere schiavi di loro, come avviene nelle varie isole delle Maldive dove i grandi villaggi fanno lavorare migliaia di persone, ma a che condizioni? Vivono in povertà e sfruttati come se fossero merce! 
Volete diventare merce? Se per voi questo è lavorare....
Dovremmo riprenderci l'isola dalle grinfie dei capitalisti, che non vogliono altro che sfruttarci, non ci danno una reale condizione di vita benefica.
Sicuramente saranno parole al vento le mie, perchè anche la gioventù lampedusana sembra non accettare il mio pensiero. La gioventù che dovrebbe cambiare le cose, in realtà asseconda del tutto l'attuale sistema. Io amo questa terra e non cambierò modo di pensare...



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